La parte che più mi preoccupa dell’Ironman sono i 180 km di bici. Non li ho mai fatti. Quindi va bene preparare il motore sui rulli durante le mattine di pioggia, ma anche capire come stare in bicicletta è importante.
Le cose che ho scoperto durante la visita, che è durata circa 2 ore e mezza, sono le seguenti:
- Non esiste una posizione unica. Esiste quella per la strada e quella per la crono. E le differenze non riguardano solo l’utilizzo delle appendici. Comprendono sella, pedalata, etc. Quindi abbiamo trovato un compromesso, perché la gara la farò con la mia bella Specialized nera.
- Quando mesi fa ho attaccato i tacchetti alle scarpette l’ho fatto proprio male. Erano tutti storti. La prossima volta non lo faccio ad occhio ma vado dal ciclista.
- Nella posizione che utilizzavo normalmente il ginocchio era troppo indietro e la sella troppo alta, situazione che toglieva potenza alla pedalata.
Adesso la posizione è ok. Attendo una bella giornata di sole per andare a fare “un giro di setup” e nel frattempo pianifico i lunghi per questa primavera.